venerdì 6 maggio 2016

S come gli Sporcelli


Abbiamo raccontato ai visitatori della mostra le lettere T ed S come se fossero due facce della stessa medaglia. La storia del signor Hoppy e della signora Silver sono, in qualche maniera, due rappresentazioni della vita di coppia. Una relazione affettuosa e regolata da un grande sentimento nel caso dei protagonisti di Agura Trat, meschina e rissosa nel caso del signore e della signora Sporcelli.
 “Se una persona ha brutti pensieri, dopo un po’ glieli leggi in faccia. E quando i brutti pensieri li ha ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, il suo viso diventa sempre più brutto, finchè diventa talmente brutto che non sopporti quasi più di guardarlo. Una persona con pensieri gentili non potrà mai essere brutta”.
Raccontare la storia de Gli sporcelli ci ha permesso di affrontare anche un altro tema all’interno dell’opera di Dahl e non solo. Spesso i personaggi delle sue storie si rimpiccioliscono, fino a scomparire come nel caso dei due signori in questione o come il protagonista de Le Streghe o anche James Henry Trotter o i signori Paper de Il dito magico oppure sono enormi come la nonna di George Kranky o il GGG. I bambini individuano senza fatica questo topos nelle storie di Dahl, ricordandosi anche di Alice nel paese delle meraviglie  o de I Viaggi di Gulliver. Con i più grandi ci siamo spinte un po’ più in là ragionando sui riferimenti letterari di Dahl, le fiabe norvegesi, Dickens e la letteratura inglese per ragazzi e non solo.

Elena, Anna, Barbara


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