Stamani,
alla scuola primaria Sante Tani, un nuovo appuntamento per indagare il mondo
del GGG e reinterpretarlo. Protagonisti di questa esperienza i bambini della
classe 4D e la loro maestra, Elisabetta Garaffa, che hanno condiviso con me
interessanti riflessioni sul romanzo e poi racchiuso il loro immaginario tra le
pagine di un bel libro fatto a mano.
Già
dalla copertina viene voglia di conoscere la storia: la faccia del gigante e la
sua espressione lo rendono subito simpatico al lettore. La trama è avvincente,
ricca di colpi di scena: uno dei momenti più belli è quando si scopre che il
gigante soffia i sogni belli nelle camere dei bambini. E’ un romanzo
d’avventura e di amicizia, che racconta ai bambini che persone diverse, anche
opposte tra loro, possono costruire un legame e volersi bene: per questo
motivo, non bisogna mai giudicare gli altri dalle apparenze.La storia di questo
gigante buono incoraggia i bambini ad avere fiducia in se stessi: lui, per
esempio, non sapeva né scrivere, né parlare bene, ma ha imparato ed è riuscito
persino a scrivere un libro. Questo significa che impegnandosi tutti possono
riuscire a fare le cose. Roald Dahl ci spiega anche che gli uomini, facendo le
guerre e uccidendosi tra loro, non sono migliori dei giganti, possono essere
cattivi quanto loro. Invece è importante agire come il GGG e Sofia, che insieme
vogliono fare qualcosa di importante per tutti, qualcosa di utile al mondo
intero: la loro avventura ci insegna ad essere altruisti, ad interessarci agli
altri e prendercene cura e costruire la pace.
I
bambini della classe IV D della scuola primaria Sante Tani
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