Stamani
i bambini sono rientrati a scuola dopo le vacanze di Pasqua ed io mi sono
svegliata assai contenta di riprendere le attività della grande Fabbrica dei
Libri e tuffarmi ancora con loro nel mondo magico di Dahl: già mi mancavano i
racconti, i disegni, i pensieri e i sentieri che percorriamo tenendoci per
mano.
Alla
primaria Masaccio i bambini che ho incontrato erano pronti a raccontarmi le
loro impressioni su James e la pesca gigante e a mostrarmi il lavoro fatto con
le loro maestre, Marilena De Simone in 2B e Felicita Lanzi in 2A.
I
due libri realizzati sono molto diversi, sia nel testo che nelle illustrazioni,
e rispecchiano a pieno le caratteristiche delle due classi: in entrambi i casi,
però, i bambini hanno dichiarato che il romanzo è stato un veicolo di forti
emozioni e che dalla lettura è emerso il valore indiscutibile dell’amicizia.
Così abbiamo riflettuto che, proprio come è stato per James e i suoi compagni
di avventura, anche in classe abbiamo compiuto un viaggio all’insegna della
cooperazione, contribuendo, ciascuno, alla creazione del libro collettivo.
Uno
degli atelier di stamani mi dà l’occasione per rammentare anche l’importanza e
l’efficacia comunicativa dell’espressione artistica, la sua forza come
strumento per la valorizzazione dell'individualità, nonché come opportunità di
costruire relazioni e esperienze di socializzazione. In una delle due classi ho
conosciuto un bambino con tantissime difficoltà di apprendimento: ha problemi
di linguaggio e non sa ancora leggere. Ebbene, di fronte al foglio bianco,
questo cucciolo spaurito e dagli occhi grandi ha trovato un'importante
alternativa al linguaggio verbale, riuscendo a raccontare in maniera totalmente
appropriata il suo pezzo di storia attraverso le illustrazioni, mettendo in
luce, finalmente, le sue potenzialità e donandoci con commovente spontaneità la
parte più viva e vera di sé.
Oltre
a questo regalo, nel pomeriggio ne ho ricevuto un altro: un messaggio speciale
e un disegno che racconta l’esperienza di questa mattina.
Ecco
come mi vede Bianca: vicino a lei, felice e soddisfatta, e con in
mano un libro fatto a mano. Grazie!
Ilaria
James e la pesca
gigante è un libro che fa
emozionare. Per esempio la storia fa sentire tristi, proprio come James, che
viene trattato malissimo da zia Stecco e zia Spugna. Le zie, infatti, lo
costringono a fare dei lavori pesanti e gli impediscono di passare il tempo
fuori a giocare, come sarebbe giusto che accadesse a un bambino della sua età.
La storia però è anche molto divertente, perché racconta le avventure fantastiche
a bordo della pesca. Roald Dahl ci insegna che i bambini vanno trattati con
cura e amore e anche che l’amicizia è importante: James fa amicizia con gli
animaletti che abitano nella pesca e, insieme, riescono a farla volare e a
raggiungere New York. Collaborando e aiutandosi l’un con l’altro, possono
realizzare un’impresa che, per ciascuno di loro, da solo, sarebbe stata troppo
difficile.
I bambini della
classe 2 B della scuola primaria Masaccio
Roald Dahl, con questa storia ci ricorda
il valore dell’amicizia e dei rapporti di collaborazione con gli altri. Per
esempio James, durante il viaggio, ha un sacco di idee geniali e trova la
soluzione a tutti i guai che accadono, ma non potrebbe metterle in pratica
senza l’aiuto degli animali: ognuno di loro, infatti, ha una specifica
capacità. Questo romanzo, inoltre, ha la capacità di far emozionare i lettori:
ci si sente tristi quando James perde i genitori; pieni di adrenalina quando la
pesca viene attaccata dagli squali; ci si preoccupa quando il gruppo arriva a
New York, perché pensiamo che possano essere arrestati; ci si commuove quando
James permette ai bambini di mangiare la pesca e poi lui va a vivere dentro al
nocciolo. Sarà proprio qui, a Central Park, che su un tavolino James scriverà
la memoria della sua avventura straordinaria, in modo che arrivi fino a noi.
Questo è il grande potere dei libri: trasmettere storie, emozioni e stimolare
la fantasia e l’immaginazione, che permettono ai bambini di costruire mondi
diversi e bellissimi, cioè di sognare.
I bambini della classe 2 A della scuola
primaria Masaccio
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