mercoledì 30 marzo 2016

L’amore, la libertà e la pace sono una Chimera?

Prima delle vacanze di Pasqua, cinque appassionate classi della scuola primaria Chimera hanno partecipato alla Grande Fabbrica dei Libri. È difficile aggiungere parole a quelle che i bambini hanno utilizzato per raccontare i capolavori di Dahl, perché lo hanno fatto in maniera non convenzionale, fissando su carta non solo le storie che hanno conosciuto, ma anche nuove idee e ulteriori efficaci sviluppi, che aggiungono significati e sfumature a questa esperienza.

Gli Sporcelli sono diventati una filastrocca che spiega che “se ti becchi la restringite puoi diventare piccola come una vite” e che racconta con rime divertentissime il susseguirsi di scherzi tra marito e moglie, le crudeltà e i soprusi a danni degli animali (le scimmie richiuse nella gabbia si agitano con tanta rabbia; la colla Nontimolla sul ramo dell’albero t’incolla), fino alla pianificazione e realizzazione di un ingegnoso piano (con la grande incollata tutta la casa fu riadattata) che porta scimmie e uccelli alla conquista della libertà.

Anche le due classi che hanno letto Matilde hanno scelto la strada della rima, producendo due differenti, singolari, comunicative versioni della storia.
Nel primo caso la narrazione inizia con Matilde che prende la parola e si presenta:

Sono Matilde e sono piccola d’aspetto
ma se mi parli… vedrai che intelletto!
Leggo per gioco e mi diletto,
studiare tutto il giorno è perfetto.

Con efficacia il racconto prosegue e non manca nulla: scherzi, relazioni, sentimenti, fino al gran finale, in cui
tutti i cattivi lontano andranno
e Matilde e la maestra abbracciate rimarranno.

Nella seconda versione, i bambini entrano nella storia e aiutano Matilde a liberarsi della Spezzindue fino ad essere insigniti del titolo di “difensori dei diritti dei bambini”.
Alla fine, tornati in classe, i piccoli eroi si sentiranno storditi ma felici e si chiederanno:
È stato un sogno oppure la realtà?
Saperlo non importa, in verità.
Ciò che conta veramente
è di continuare a sognare: ora e sempre.

L’avventura del GGG è invece stata raccontata in prosa e anche in questo caso i bambini sono entrati da protagonisti nella storia. Il racconto svela che una volta, durante le sue scorribande soffiasogni, il GGG appare ai vetri della scuola Chimera: viene visto dagli alunni della classe quinta e perciò li agguanta tutti con la sua enorme mano e, come già aveva fatto con Sofia, li prende con sé. Dato che si tratta di “babberottoli grandini”, il gigante li equipaggia con retino e barattoli di vetro e li conduce a catturare sogni per il loro futuro: sogni che svelano caratteristiche, storie e sentimenti di ciascuno. Questi bambini però non pensano solo a se stessi e vanno a cercare anche un sogno universale, per tutti. Avvolti dalla musica armoniosa che sprigiona, lo trovano e lo acchiappano: è la visione di un futuro migliore per le nuove generazioni, il sogno generoso di un mondo di pace.

Guidati dalle maestre di italiano (Antonia Picaro, Luciana Giusti, Valeria Varone, Antonella Giaccherini) e supportati dalle insegnanti di sostegno (Sandra della Ragione e Lia Marcedola) i bambini della scuola Chimera hanno esplorato ampiamente i libri che hanno letto e si sono cimentati nella pratica giocosa della scrittura: si sono addentrati con entusiasmo nel territorio della poesia e della prosa, mostrando grande capacità di sintesi e di uso della parola, restituendo la bellezza, la complessità e la magia di ogni storia di Dahl e aggiungendo anche un tocco personale, pieno di nuovi significati.
Questa preziosa e totale conquista dei romanzi letti è proseguita anche nel momento in cui le nuove narrazioni sono state illustrate e racchiuse, ciascuna, dentro un libro fatto a mano: una convincente combinazione di parole e figure ci descrive e consegna, infatti, il pregiato intreccio tra l’immaginario di Dahl e quello dei bambini.

Ilaria


Gli Sporcelli è un romanzo divertente, fantastico, con un finale di libertà. La libertà è la possibilità di scegliere per vivere come si vuole. Questa coppia di Sporcelli è strana: è unita, ma non fa altro che maltrattarsi, mentre nelle coppie di innamorati ci vuole rispetto.

I bambini della classe 2 A della scuola primaria Chimera


Il signor Sporcelli e sua moglie maltrattano gli animali che però, collaborando, riescono a sconfiggere la loro cattiveria e a conquistare la libertà. Il romanzo, oltre a ricordarci l’importanza di essere educati, puliti, generosi e buoni con gli altri e a trattare bene gli animali, ci insegna che se si hanno brutti pensieri si diventa brutte persone.

I bambini della classe 2 B della scuola primaria Chimera


I genitori di Matilde non si curano di loro figlia. Questo è grave, perché invece i bambini hanno diritto alla cura, alle coccole, alla gentilezza, al rispetto, allo studio, al sogno e al gioco. Il romanzo ci ricorda di chiedere aiuto a qualcuno di cui ci fidiamo se ci troviamo in difficoltà  ma ci insegna anche l’importanza di acquisire sempre maggiori capacità per diventare, pian piano, autonomi e indipendenti. Roald Dahl, inoltre invita i bambini che hanno sogni a coltivarli per poterli realizzare.

I bambini della classe 3 A della scuola primaria Chimera


Matilde è un romanzo appassionante: ci racconta l’importanza della famiglia per i bambini, che vanno ascoltati e trattati con cura e affetto e ci spiega che la lettura è uno strumento da usare per non lasciarsi sopraffare e che, a scuola, le maestre possono diventare importanti punti di riferimento, insegnando le cose importanti ma facendo anche divertire. Roald Dahl dice ai bambini che anche se possono esserci momenti difficili non bisogna arrenderci: c’è sempre una possibilità per ognuno di noi, che siamo dotati di capacità proprie e che possiamo imparare ad essere indipendenti soprattutto per salvarsi da adulti terribili.

I bambini della classe 4 A della Scuola Primaria Chimera


Il GGG, con il suo linguaggio particolare e tutte quelle parole buffe e storpiate, spiega ai bambini che la scuola è importante e serve a rendere più semplice il nostro futuro. Roald Dahl ci insegna che prima di giudicare è importante conoscere, andare oltre l’apparenza, passare del tempo con gli altri e capire davvero com’è la persona che abbiamo davanti. Questo romanzo ci ricorda anche che è importante sognare ci incoraggia ad avere fiducia nel futuro e a impegnarci per realizzare i nostri desideri.

I bambini della classe 5 A della Scuola Primaria Chimera

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