Prima
delle vacanze di Pasqua, cinque appassionate classi della scuola primaria
Chimera hanno partecipato alla Grande Fabbrica dei Libri. È difficile
aggiungere parole a quelle che i bambini hanno utilizzato per raccontare i
capolavori di Dahl, perché lo hanno fatto in maniera non convenzionale,
fissando su carta non solo le storie che hanno conosciuto, ma anche nuove idee
e ulteriori efficaci sviluppi, che aggiungono significati e sfumature a questa
esperienza.
Gli
Sporcelli sono diventati una filastrocca che spiega che “se ti becchi la
restringite puoi diventare piccola come una vite” e che racconta con rime
divertentissime il susseguirsi di scherzi tra marito e moglie, le crudeltà e i
soprusi a danni degli animali (le scimmie richiuse nella gabbia si agitano con
tanta rabbia; la colla Nontimolla sul ramo dell’albero t’incolla), fino alla
pianificazione e realizzazione di un ingegnoso piano (con la grande incollata
tutta la casa fu riadattata) che porta scimmie e uccelli alla conquista della
libertà.
Anche
le due classi che hanno letto Matilde hanno scelto la strada della rima,
producendo due differenti, singolari, comunicative versioni della storia.
Nel
primo caso la narrazione inizia con Matilde che prende la parola e si presenta:
Sono
Matilde e sono piccola d’aspetto
ma
se mi parli… vedrai che intelletto!
Leggo
per gioco e mi diletto,
studiare
tutto il giorno è perfetto.
Con
efficacia il racconto prosegue e non manca nulla: scherzi, relazioni,
sentimenti, fino al gran finale, in cui
tutti
i cattivi lontano andranno
e
Matilde e la maestra abbracciate rimarranno.
Nella
seconda versione, i bambini entrano nella storia e aiutano Matilde a liberarsi
della Spezzindue fino ad essere insigniti del titolo di “difensori dei diritti
dei bambini”.
Alla
fine, tornati in classe, i piccoli eroi si sentiranno storditi ma felici e si
chiederanno:
È
stato un sogno oppure la realtà?
Saperlo
non importa, in verità.
Ciò
che conta veramente
è
di continuare a sognare: ora e sempre.
L’avventura
del GGG è invece stata raccontata in prosa e anche in questo caso i bambini
sono entrati da protagonisti nella storia. Il racconto svela che una volta,
durante le sue scorribande soffiasogni, il GGG appare ai vetri della scuola
Chimera: viene visto dagli alunni della classe quinta e perciò li agguanta
tutti con la sua enorme mano e, come già aveva fatto con Sofia, li prende con
sé. Dato che si tratta di “babberottoli grandini”, il gigante li equipaggia con
retino e barattoli di vetro e li conduce a catturare sogni per il loro futuro:
sogni che svelano caratteristiche, storie e sentimenti di ciascuno. Questi
bambini però non pensano solo a se stessi e vanno a cercare anche un sogno
universale, per tutti. Avvolti dalla musica armoniosa che sprigiona, lo trovano
e lo acchiappano: è la visione di un futuro migliore per le nuove generazioni,
il sogno generoso di un mondo di pace.
Guidati
dalle maestre di italiano (Antonia Picaro, Luciana Giusti, Valeria Varone,
Antonella Giaccherini) e supportati dalle insegnanti di sostegno (Sandra della
Ragione e Lia Marcedola) i bambini della scuola Chimera hanno esplorato
ampiamente i libri che hanno letto e si sono cimentati nella pratica giocosa
della scrittura: si sono addentrati con entusiasmo nel territorio della poesia
e della prosa, mostrando grande capacità di sintesi e di uso della parola,
restituendo la bellezza, la complessità e la magia di ogni storia di Dahl e
aggiungendo anche un tocco personale, pieno di nuovi significati.
Questa
preziosa e totale conquista dei romanzi letti è proseguita anche nel momento in
cui le nuove narrazioni sono state illustrate e racchiuse, ciascuna, dentro un
libro fatto a mano: una convincente combinazione di parole e figure ci descrive
e consegna, infatti, il pregiato intreccio tra l’immaginario di Dahl e quello
dei bambini.
Ilaria
Gli
Sporcelli è un romanzo divertente, fantastico, con un finale di libertà. La
libertà è la possibilità di scegliere per vivere come si vuole. Questa coppia
di Sporcelli è strana: è unita, ma non fa altro che maltrattarsi, mentre nelle
coppie di innamorati ci vuole rispetto.
I
bambini della classe 2 A della scuola primaria Chimera
Il
signor Sporcelli e sua moglie maltrattano gli animali che però, collaborando,
riescono a sconfiggere la loro cattiveria e a conquistare la libertà. Il
romanzo, oltre a ricordarci l’importanza di essere educati, puliti, generosi e
buoni con gli altri e a trattare bene gli animali, ci insegna che se si hanno
brutti pensieri si diventa brutte persone.
I
bambini della classe 2 B della scuola primaria Chimera
I
genitori di Matilde non si curano di loro figlia. Questo è grave, perché invece
i bambini hanno diritto alla cura, alle coccole, alla gentilezza, al rispetto,
allo studio, al sogno e al gioco. Il romanzo ci ricorda di chiedere aiuto a
qualcuno di cui ci fidiamo se ci troviamo in difficoltà ma ci insegna anche l’importanza di acquisire
sempre maggiori capacità per diventare, pian piano, autonomi e indipendenti.
Roald Dahl, inoltre invita i bambini che hanno sogni a coltivarli per poterli
realizzare.
I
bambini della classe 3 A della scuola primaria Chimera
Matilde è un romanzo appassionante: ci
racconta l’importanza della famiglia per i bambini, che vanno ascoltati e
trattati con cura e affetto e ci spiega che la lettura è uno strumento da usare
per non lasciarsi sopraffare e che, a scuola, le maestre possono diventare
importanti punti di riferimento, insegnando le cose importanti ma facendo anche
divertire. Roald Dahl dice ai bambini che anche se possono esserci momenti
difficili non bisogna arrenderci: c’è sempre una possibilità per ognuno di noi,
che siamo dotati di capacità proprie e che possiamo imparare ad essere
indipendenti soprattutto per salvarsi da adulti terribili.
I
bambini della classe 4 A della Scuola Primaria Chimera
Il
GGG, con il suo linguaggio particolare e tutte quelle parole buffe e storpiate,
spiega ai bambini che la scuola è importante e serve a rendere più semplice il
nostro futuro. Roald Dahl ci insegna che prima di giudicare è importante
conoscere, andare oltre l’apparenza, passare del tempo con gli altri e capire
davvero com’è la persona che abbiamo davanti. Questo romanzo ci ricorda anche
che è importante sognare ci incoraggia ad avere fiducia nel futuro e a
impegnarci per realizzare i nostri desideri.
I
bambini della classe 5 A della Scuola Primaria Chimera
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