Alla
scuola primaria di Ceciliano, le attività realizzate con la maestra Lisa Nicchi
sono iniziate già prima della lettura del GGG di Dahl, con la proposta ai
bambini della classe quarta di disegnare come si immaginavano il gigante che dà
il titolo alla storia. Dopo aver conosciuto il personaggio attraverso le parole
dell’autore, i bambini hanno nuovamente disegnato il gigante, questa volta
utilizzando le indicazioni trovate nel testo.
Successivamente, la classe si è soffermata ad analizzare il tema dei sogni,
raccontando e illustrando sia quelli che si fanno di notte, dormendo, che
quelli che si fanno di giorno, ad occhi aperti, immaginando, per esempio, il
proprio futuro.
Nel
riscrivere il testo per il loro libro fatto a mano, i bambini di questa classe
hanno compiuto una scelta particolare, raccontando la vicenda dal punto di
vista di Sofia e trasformando la storia, che rimane aderente al testo di Dahl,
in una memoria della bambina.
Stamani,
durante l’atelier, le parole hanno generato visioni e, alla fine, testo e
illustrazione si sono fusi armoniosamente tra le pagine del libro fatto a mano,
dando vita all’originale diario di Sofia: un racconto in cui immergersi,
leggendo, sognando e frugando tra i preziosi dettagli e gli inserti a margine
della pagina.
Ilaria
Questo
romanzo racconta l’avventura di una bambina e di un gigante che salvano il
mondo dai giganti cattivi.
Il
GGG è un personaggio divertente, perché parla in modo sbagliato: lo fa perché
non è mai andato a scuola, ma imparerà a parlare bene, leggere e scrivere
grazie all’aiuto di Sofia, ricordandoci l’importanza dello studio.
Il
romanzo ci parla anche dell’importanza dei sogni, che stimolano la fantasia e
l’immaginazione di ognuno di noi.
Leggendo
la storia sembrava quasi di essere lì e spesso ci siamo identificati in Sofia,
vivendo con lei ogni emozione e sensazione: la sua paura, il suo coraggio, la
sua felicità; siamo stati curiosi con lei, eccitati e pieni di orgoglio come
lei. E’ per questo che abbiamo deciso di raccontare la storia dal suo punto di
vista.
I
bambini della classe 4 della scuola primaria di Ceciliano
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