Ieri
ho trascorso un’intera giornata alla scuola primaria Sante Tani, con gli
atelier della Grande Fabbrica dei Libri nelle ultime tre classi di questo
plesso: siamo, infatti, sempre più vicini alla chiusura del progetto e così,
mentre io incontravo i bambini, la libraia Barbara andava di scuola in scuola e
di classe in classe, consegnando le brochure della rassegna di eventi che
chiuderanno questo lungo progetto.
In
5 B, dopo un momento iniziale di timidezza, i babberottoli mi hanno raccontato
di aver amato il GGG soprattutto per il suo buffo modo di parlare e in
effetti, nel testo che hanno riscritto per il loro libro fatto a mano, hanno
usato molti dei termini del vocabolario del gigante. La classe ha sottolineato
che la riflessione sul linguaggio stimolata da Dahl costituisce proprio uno dei
punti di forza del romanzo, perché incoraggia chi ha difficoltà a scuola a
impegnarsi a migliorare per raggiungere gli obiettivi desiderati. Un
altro messaggio individuato dalla classe è che “l’unione che fa la forza” e che
i legami di amicizia e di fiducia, insieme ai sogni e alla speranza, possono
trasformare le paure e le difficoltà in occasioni per costruire un mondo
migliore. Non a caso, il titolo scelto per il libro fatto a mano è
L’amicizia e il coraggio salvano il mondo e in copertina appare un gigante che
tiene, in una sola mano, il globo terrestre e la sua amica Sofia: la
descrizione perfetta del ponte che Dahl sa creare tra magico e reale.
In
3 A, i bambini hanno lavorato su Matilde con la maestra di italiano,
Barbara Peruzzi, e quella di inglese, matematica e scienze e immagine, Lucia
Magiotti.
Il
testo scritto dai bambini per il libro fatto a mano rivela un accurato lavoro
sui personaggi, che sono tratteggiati in maniera dettagliata con una ricerca
scrupolosa di aggettivi circostanziati. La descrizione di Matilde - presentata
come una “bambina bella, forte, matematica, furba, studiosa, gentile, generosa,
sensibile, agile, pensante, educata” - è già di per sé un piccolo capolavoro e
riassume alla perfezione l’essenza e la storia della protagonista. Il libro
contiene anche i luoghi delle vicende, l’elenco delle “strane regole di casa
Dalverme” e fumetti incisivi che esprimono la qualità della relazione che
intercorre tra i personaggi. Il testo, oltre a raccontare la storia, suggerisce
al lettore alcuni irrinunciabili messaggi-chiave: “In tutte le cose più ci si
esercita e più si diventa bravi!”, “Con la forza di volontà si compiono
miracoli!”, “Quando ci si confida, ci si sente più leggeri”.
Ma
c’è un’altra particolarità: il libro realizzato dai bambini si intitola A
short story about Matilde e si presenta come un’edizione Bignami del
romanzo, italiano-inglese. Questa originale versione riesce, infatti, a
condensare in forma chiara, lineare e sistematica tutti, ma proprio tutti, i
contenuti dell’originale di Dahl: il libro dei bambini è in italiano, ma con la
traduzione in inglese di una serie di parole chiave, inserite tra le pagine in
armonioso dialogo con le illustrazioni.
Alle
12,30 i bambini e la maestra Barbara mi hanno portato alla mensa della scuola e
dopo aver generosamente condiviso con me un pranzo allegro, è stata la volta
dell’ultimo atelier, dedicato a James e la pesca gigante.
La
2 C ha lavorato su Dahl con la maestra Rossella Menichetti: è una classe
piccola, di solo 13 bambini, molto diversi tra loro, animati da grandi fuochi,
da scintille dal ritmo potente che riempiono corpi, bocche, occhi e pensieri.
Nel testo che hanno scritto, James diventa “il capitano” di un grande frutto
che cambia nome secondo l’ambiente naturale che attraversa a causa dei diversi
imprevisti: “nave pesca” quando rotola nell’oceano Atlantico e “pesca
mongolfiera”, quando viene ingegnosamente legata al collo dei 502 gabbiani che
la alzano in volo.
Quando
sono arrivata a casa, ho voluto subito leggere i preziosi appunti che la
maestra Barbara Peruzzi ha fotocopiato per me: sono i numerosi, strepitosi
pensieri dei bambini della sua classe su questa esperienza di lettura
collettiva di Matilde. Voglio condividere alcune delle stupefacenti
reazioni che hanno avuto i bambini nell’aprire il libro appena comprato, quando
la maestra ha proposto di toccare e annusare le pagine: “Se lo prendo tra le
mani e chiudo gli occhi, è liscio come dei capelli e profuma”; “se lo sfoglio
velocemente sento che fa un vento leggero e se lo annuso sento puzza di legno”;
“è liscio come un banco, profuma come quercia ed è leggero come una piuma. Se
lo passo fra le dita fa il rumore di un picchio”; “i fogli sono ruvidi, è come
un cestino vuoto e profuma di corteccia”; “è come un ventaglio ed è molto
leggero”; “il suo odore è come il profumo del mio babbo ed è liscio come il
nasino piccolo della mia sorellina; “se sfoglio le pagine sento il vento e il
fruscio di un serpente in un prato”; “è liscio come il pavimento e leggero come
una piuma”; “toccandolo ad occhi chiusi sento che è ruvido come un albero e
profumato come un fiore”.
Mi
piace tanto leggere ciò che scrivono i bambini, osservarli mentre disegnano,
gustarmi quello che sono, entrare negli scenari prodotti dalla loro
immaginazione ed entrare in contatto con loro, collegandomi il più possibile
alle loro idee, ai loro pensieri, alle loro letture e, quando possibile, alle
loro esperienze e storie di vita.
Infine, cara, piccola, irrequietissima Z., grazie per la collana che mi hai
regalato. La conserverò con amore e ogni volta che la guarderò, penserò a te e
alle tracce che hai lasciato sulla superficie della tua tavola. Incontrare i
bambini, conoscere te, significa espandere il mio modo di pensare e
moltiplicare i miei punti di vista, cercando di dimenticare definizioni
oggettive e provando a costruire relazioni di senso. Grazie!
Ilaria
Il GGG è un romanzo
divertente, emozionante e avventuroso. La storia che abbiamo letto parla
dell’amicizia tra una bambina e un gigante, che riescono a conoscersi perché la
protagonista non si ferma all’apparenza e non si basa sul pregiudizio.
Il linguaggio di questo gigante,
che parla in modo non corretto perché non è andato a scuola, fa ridere, ma ci
fa anche capire il valore che ha saper leggere e scrivere. Il fatto che poi
lui, aiutato dalla piccola Sofia, riesca ad imparare ad esprimersi fino a
diventare uno scrittore, ci insegna che si può sempre migliorare e che è
importante darsi degli obiettivi e provare a raggiungerli. Il libro stimola i
bambini a sviluppare e conservare la capacità di sognare: sviluppando la
fantasia, infatti, potranno essere più felici e, sognando in grande, potranno
fare cose importanti per il futuro del mondo.
I bambini della classe 5 B della
scuola primaria Sante Tani
Matilde ci ha fatto provare
tantissime emozioni e sensazioni: tristezza, rabbia, delusione, desiderio di
vendetta, sorpresa, anche allegria. Ci ha ricordato che I bambini hanno bisogni
e diritti e che devono essere trattati in modo giusto e con rispetto anche se
sono piccolo. Roald Dahl con questo romanzo, ci vuol dire che la lettura aiuta
a crescere, ad avere pensieri profondi ed esprimerli con le parole giuste e a
sviluppare la nostra capacità di immaginazione. Leggendo Matilde abbiamo
imparato che è importante essere altruisti, confidarsi con le persone di cui ci
si fida e avere tanta forza di volontà, perché impegnandosi si può davvero
ottenere tutto.
I bambini della classe 3 A della
scuola primaria Sante Tani
James e la pesca gigante è un
romanzo che contiene qualcosa di magico e che parla di amicizia e di avventura.
Nel suo viaggio, che è un viaggio proprio verso la costruzione di amicizie,
James riesce a raggiungere la sua destinazione grazie alla collaborazione di
ognuno dei piccoli animali che sono con lui dentro la pesca: lo aiutano la luce
della lucciola, i fili della signorina Ragno e del Baco, i denti del Millepiedi
e il canto della Cavalletta. Grazie a loro James potrà diventare famoso per le
sue imprese, scrivere un libro che parla delle sue avventure, trovare tanti
amici e, insomma, cambiare vita. Non sarà più triste come era diventato per la
morte dei genitori e i maltrattamenti delle due zie.
I bambini della classe 2 C della
scuola primaria Sante Tani
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