Ieri
pomeriggio abbiamo avuto il piacere di avere in libreria Guido Quarzo ed Anna
Vivarelli, autori di Leggere. Un gioco da ragazzi. A pochi giorni dalla
chiusura della mostra A, B, C..,DAHL! siamo tornati a ragionare di promozione
della lettura, ad interrogarci su quali siano le strategie per far sì che i
nostri progetti siano efficaci e colgano il segno. La libreria era gremita di
insegnanti ed educatrici desiderose di ascoltare le esperienze di Guido ed
Anna, di scambiarsi opinioni, riflessioni e buone pratiche.
Molte
delle presenti hanno partecipato a Il grande gigante soffia sogni ed hanno più
volte fatto riferimento alla lettura di Dahl, alle modalità utilizzate in
classe per lavorare attorno ai suoi romanzi. Ilaria, che con nostra grande
gioia ha accettato di condurre l'incontro, ha fatto riferimento ad un capitolo
del saggio dal titolo Salviamo il Grande Gigante Gentile, raccontando del
nostro entusiasmo quando abbiamo incontrato Dahl in un libro dedicato alla
promozione della lettura, esattamente in linea con il lavoro che abbiamo
portato avanti quest'anno. Celebrare il centenario dalla nascita di questo
grande autore ha significato molto di più di un omaggio, se pur assolutamente
dovuto. Celebrare Dahl significa per noi diffondere quello che Anna e Guido definiscono
il "contagio della lettura".
Ieri
abbiamo parlato di storie, di adozione alternativa al libro di testo, di
biblioteche scolastiche, ma soprattutto eravamo tutti assieme, il mondo della
scuola, genitori, bibliotecari e
librarie, seduti sullo stesso ramo, ad interrogarsi su come far
funzionare le cose.
Non
esistono ricette, è tutto molto complesso, l'unica cosa certa è che non
possiamo pensare di riuscirci da soli e che l'unica strada è stringere delle
alleanze fra tutti gli attori del sistema educativo della nostra città. E
possiamo dire, con una punta di orgoglio, che con il nostro progetto abbiamo
davvero coinvolto realtà diverse che a vario titolo si occupano d'infanzia.
Questa
è la grande sfida che ci attende e a cui non vogliamo in nessun modo rinunciare.
Elena,
Anna, Barbara
Nessun commento:
Posta un commento