Cominciamo
la serie dei post che dedicheremo ai libri di Roald Dahl (e non solo), con Il ggg, il libro che più di tutti gli
altri ci ha ispirato per il nostro progetto.
Sofia
è una piccola orfana. Una notte, mentre è stesa nel suo lettino, vede oltre la
finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. Senza
nemmeno rendersene conto Sofia si trova nel Paese dei Giganti. E’ convinta di
essere spacciata, ma per fortuna il GGG, è un gigante atipico, diverso da tutti
gli altri: uno perché a differenza dei suoi colleghi l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, il San Guinario o lo
Scotta-dito, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli, due perché ogni notte non visita la terra in cerca di
umani da mangiare, ma per soffiare sogni meravigliosi nelle stanze dei
bambini.
illustrazione di Quentin Blake |
Sofia
e il GGG parlano a lungo dei sogni, della loro origine, delle loro
caratteristiche, della paura degli incubi, dei sogni che piacciono ai maschi e
alle femmine. «Sì, io è un
gigante-soffia-sogni» disse il GGG; «quando tutti gli altri giganti se ne
trotta in giro per papparsi la gente dei vari popolli, io corre in altri posti
per soffiare sogni nelle camere dei bambini dormentati. Bei sogni. Sogni che
rende felici». «Un momento» disse Sofia, «ma dove li va a prendere, questi
sogni?» «Li colleziona» disse il GGG mostrando con un ampio gesto le file e file
di barattoli sugli scaffali. «Ne ha a bilioni». «Ma come fa a prenderli?» (…). Il
GGG si installò comodamente sulla sedia e accavallò le gambe. «Sogni» disse «è
una costa molto misteriosa. Flotta nell’aria come bollicine di gazosa in cerca
della gente dormentata».
Non
è difficile vedere nel Grande Gigante Gentile, proprio Roald Dahl. Leggiamo
nella biografia curata da Donald Sturrock che Dahl giocava con le sue bimbe
fingendo di essere un gigante e che le storie
di questo personaggio divennero presto tra le preferite delle bambine.
La
prima volta che il GGG fece la sua comparsa sulla carta fu in Danny il campione del mondo, nel 1975, ma
poi Dahl decise di riservargli un libro intero, che dedicò ad Olivia, sua
figlia, nel ventesimo anniversario dalla sua morte.
Il GGG inaugura il sodalizio con l’illustratore Quentin Blake, che lavorò a lungo prima di mettere a punto il personaggio, inizialmente lo aveva immaginato con un aspetto molto più inquietante, per divenire poi più dolce ed amorevole.
Il GGG inaugura il sodalizio con l’illustratore Quentin Blake, che lavorò a lungo prima di mettere a punto il personaggio, inizialmente lo aveva immaginato con un aspetto molto più inquietante, per divenire poi più dolce ed amorevole.
Il
libro divenne presto uno dei preferiti di Dahl ed è sicuramente una delle sue opere più autobiografiche. Del resto era alto quasi due
metri, aveva una nipotina di nome Sofia e gli piaceva molto identificarsi in un
grande gigante che soffiava sogni felici nelle camere dei bambini.
Ultima
notizia, uscirà il 1° luglio 2016 (negli Stati Uniti) l’adattamento
cinematografico del libro ad opera di Steven Spielberg. Il film vanta una
sceneggiatura d’eccezione, è stato scritto da Melissa Mathison (già dietro a
E.T. – L’extraterrestre). Aspettando l’uscita italiana, armandosi di un po’ di
pazienza, forse riusciremo a scovare in qualche biblioteca BFG - Big Friendly
Giant, un film d’animazione del 1997.Elena, Anna, Barbara
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