giovedì 26 novembre 2015

Luna che sogna ad occhi aperti


La scorsa settimana, mentre stavo preparando un percorso sul viaggio per la scuola primaria di Cesa, mi è ricapitato sottomano un libro che in libreria  abbiamo molto amato. Mi ricordo che lo scorso anno lo proponemmo con grande entusiasmo come miglior albo illustrato per il premio Orbil, il premio che assegnamo ogni anno come ALIR (Associazione delle librerie indipendenti per ragazzi). Dopo aver risfogliato le pagine del libro, l’abbiamo subito inserito nel percorso sul sogno che stiamo costruendo partendo da Dahl, ma attivando connessioni con altri libri ed altri linguaggi espressivi.
Luna è una bambina particolare, è timida,  è tranquilla, è un’osservatrice e soprattutto ama sognare ad occhi aperti, magari guardando gli altri bambini che giocano. A scuola leggono nel suo comportamento qualcosa di preoccupante, ma la nonna, che la conosce bene, sa che in Luna non c’è niente che non va.
Semplicemente sa far volare la fantasia, come quando a casa la tappezzeria si trasforma nel teatro delle sue avventure che ci rivelano il suo ricchissimo mondo interiore: insieme al suo fedele amico cane rosso gioca a nascondino, balla, saltella e fa le capriole e sogna di essere principessa, pirata, professoressa, maga.
Un tuffo nella nostra infanzia, il servito da thè bianco e blu della nonna, i pomeriggi sul prato ad osservare le nuvole. Una lettura da proporre a scuola per ragionare sui sogni dei bambini e delle bambine, sulle avventure che vorrebbero vivere, ma anche su come si immaginano quando saranno grandi.

Elena, Anna, Barbara

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