L'ultimo libro del grande gigante
generoso è una bellissima favola che celebra il volo, la libertà, la forza
dell'immaginazione, del sogno. Per questo bambino in fuga dalla quotidianità
desideroso di esplorare i territori del fantastico, non poteva bastare il segno
di Quentin Blake, che tanti libri aveva illustrato. Per un ritorno in cielo
aperto per volare sulle ali del sogno possiamo ipotizzare che Roald Dahl abbia
chiesto la mano di un pittore di atmosfere, più che un disegnatore di
caratteri?
Patrick Benson deve essere piaciuto molto all'intenditore d'arte, al
collezionista quale era Dahl. Ha posseduto fino a cinque Francis
Bacon, a cui è stato legato da amicizia ventennale. Il piccolo quadro di Bacon che ha
molto amato è il ritratto di Lucian Freud.
Tre bei tipi: un irlandese, un
tedesco e un norvegese, tre grandissimi del Novecento. Grazia Gotti
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