venerdì 15 gennaio 2016

Elliot e il GGG


Ieri pomeriggio, assieme a Marco Massai, abbiamo mostrato alle maestre di Montevarchi il trailer del nuovo film di Spielberg in uscita in Inghilterra nell’estate 2016. Crediamo che con i bambini che hanno già letto il GGG in classe, si potrebbe lavorare sull’attesa e sulle aspettative estetiche sul lavoro di Spielberg e magari visionare altri film dello stesso regista, primo fra tutti ET, una pellicola che appartiene all’infanzia della mia generazione, ma che ha ancora da dire tanto.
Nel viaggio di ritorno verso Arezzo ci siamo scambiati ricordi su film importanti per la nostra infanzia ed abbiamo concordato sul fatto che quelli di Spielberg hanno avuto un ruolo importante per la nostra generazione. Io ricordo di aver pianto quando, alla fine del film, ET si ricongiunge alla sua famiglia, mi ricordo di aver sofferto per Elliot in fin di vita e di essere rimasta particolarmente colpita dal legame simbiotica che univa il bambino e l'extraterrestre.
Le immagini più vivide nella mia mente sono il volo in bicicletta davanti alla Luna, le urla della sorellina di Elliot quando vede ET per la prima volta, ET che guarda i cartoni animati alla TV.

Ripensandoci ora che sono un adulta credo che questo film sia stato fondamentale nella mia crescita emotiva e non è un caso che ancora oggi mi faccia commuovere. I temi toccati sono davvero profondi, l'assenza del padre, l'amicizia, la diversità, la paura, la malattia, la capacità dei bambini di vedere oltre le apparenze di un mondo adulto incapace di ascoltare e potrei andare avanti ancora e ancora.
È aspettandoci un film altrettanto grande che abbiamo guardato il trailer del BFG di Spielberg. Chissà se sarà capace di suscitare emozioni altrettanto forti. Chissà se sarà capace di dialogare in maniera altrettanto significativa con l'immaginario dei bambini di oggi. 
Le premesse ci sono tutte e cercando notizie sulla rete ho scoperto che potrebbero essere molte le affinità tra la due pellicole. ET esce nelle sale nel 1982, lo stesso anno in cui viene dato alle stampe il BFG. La sceneggiatrice dei due film è la stessa, Melissa Mathison, e potrebbero essere tanti i possibili intrecci tra le due pellicole, in fondo protagonisti sono due "diversi", un bambino e una bambina, Elliot e Sophie, con un animo ed una sensibilità davvero speciali.

Anche lo sguardo che Spielberg ha sull'infanzia ci pare interessante e sincero, non possiamo dimenticarci del resto che è stato proprio lui a scrivere il soggetto dei Goonies, altro film cult, visto e rivisto in compagnia di genitori e degli amici di ieri ed anche di oggi.

L'auspicio è che il successo del BFG sia lo stesso che ha avuto ET e che l'uscita nelle sale possa essere un'occasione per interessare il grande pubblico all'opera letteraria di Roald Dahl.

Intanto noi ad Arezzo e Montevarchi ci prepariamo per la settimana primaverile in cui proporremo le visioni dei film tratti dai libri di Dahl e lo faremo in un piccolo cinema indipendente della città in cui i bambini potranno ragionare sulle trasposizioni sul grande schermo delle storie di carta che li hanno accompagnati durante l'anno. E quando il prossimo anno andremo tutti a vedere il film di Spielberg saremo consapevoli di aver preparato i nostri bambini a cogliere questa grandissima occasione accompagnati da una cassetta degli attrezzi adeguatamente assortita in questo anno di lavoro a scuola e in libreria.

Elena


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