Ieri
pomeriggio, assieme a Marco Massai, abbiamo mostrato alle maestre di Montevarchi il trailer del nuovo
film di Spielberg in uscita in Inghilterra nell’estate 2016. Crediamo che con i
bambini che hanno già letto il GGG in classe, si potrebbe lavorare sull’attesa
e sulle aspettative estetiche sul lavoro di Spielberg e magari visionare altri
film dello stesso regista, primo fra tutti ET, una pellicola che appartiene
all’infanzia della mia generazione, ma che ha ancora da dire tanto.
Nel viaggio di ritorno verso Arezzo ci siamo scambiati ricordi su film importanti per la nostra infanzia ed abbiamo concordato sul fatto che quelli di Spielberg hanno avuto un ruolo importante per la nostra generazione. Io ricordo di
aver pianto quando, alla fine del film, ET si ricongiunge alla sua famiglia, mi
ricordo di aver sofferto per Elliot in fin di vita e di essere rimasta
particolarmente colpita dal legame simbiotica che univa il bambino e
l'extraterrestre.
Le immagini più
vivide nella mia mente sono il volo in bicicletta davanti alla Luna, le urla
della sorellina di Elliot quando vede ET per la prima volta, ET che guarda i
cartoni animati alla TV.
Ripensandoci ora che sono un adulta credo che questo film sia stato
fondamentale nella mia crescita emotiva e non è un caso che
ancora oggi mi faccia commuovere. I temi toccati sono davvero
profondi, l'assenza del padre, l'amicizia, la diversità, la paura, la malattia,
la capacità dei bambini di vedere oltre le apparenze di un mondo adulto
incapace di ascoltare e potrei andare avanti ancora e ancora.
È aspettandoci
un film altrettanto grande che abbiamo guardato il trailer del BFG di
Spielberg. Chissà se sarà capace di suscitare emozioni altrettanto
forti. Chissà se sarà capace di dialogare in maniera altrettanto
significativa con l'immaginario dei bambini di oggi.
Le premesse ci
sono tutte e cercando notizie sulla rete ho scoperto che potrebbero essere
molte le affinità tra la due pellicole. ET esce nelle sale nel 1982, lo stesso
anno in cui viene dato alle stampe il BFG. La sceneggiatrice dei due film è la
stessa, Melissa Mathison, e potrebbero essere tanti i possibili intrecci tra le
due pellicole, in fondo protagonisti sono due "diversi", un bambino e
una bambina, Elliot e Sophie, con un animo ed una sensibilità davvero speciali.
Anche lo sguardo che Spielberg ha sull'infanzia ci pare interessante e sincero,
non possiamo dimenticarci del resto che è stato proprio lui a scrivere il
soggetto dei Goonies,
altro film cult, visto e rivisto in compagnia di genitori e degli amici di ieri
ed anche di oggi.
L'auspicio è che
il successo del BFG sia lo stesso che ha avuto ET e che l'uscita nelle sale
possa essere un'occasione per interessare il grande pubblico all'opera
letteraria di Roald Dahl.
Intanto noi ad Arezzo e Montevarchi ci prepariamo per la settimana primaverile
in cui proporremo le visioni dei film tratti dai libri di Dahl e lo faremo in
un piccolo cinema indipendente della città in cui i bambini potranno ragionare
sulle trasposizioni sul grande schermo delle storie di carta che li hanno
accompagnati durante l'anno. E quando il prossimo anno andremo tutti a vedere
il film di Spielberg saremo consapevoli di aver preparato i nostri bambini a
cogliere questa grandissima occasione accompagnati da una cassetta degli
attrezzi adeguatamente assortita in questo anno di lavoro a scuola e in
libreria.
Elena
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