Stamani ho
incontrato le classi 5 A e 5 B della scuola primaria Masaccio, che hanno letto Le
Streghe, lavorando sul testo
- anche a classi aperte - con le maestre Silvia Fumagalli, Annamaria
Boldi e Silvana Della Nesta.
Abbiamo parlato
di coraggio, relazioni e amore: amore fortissimo, come quello che in questa
storia lega una nonna e il suo nipotopo.
Ilaria
È una storia
avventurosa, divertente ma che fa anche commuovere. Il protagonista è un
bambino che, anche se rimane senza genitori, non perde la voglia di
vivere.
Il momento della
sua trasformazione in topo è interessante: pur avendo preso l’aspetto di un
animale minuscolo, infatti, riesce comunque a cavarsela e questo dà speranza,
perché fa capire che anche se piccoli si possono fare cose grandi.
È bello pure il
fatto che, anche dopo la trasformazione, la nonna continui a trattare suo
nipote come un bambino: significa che bisogna accettare gli altri per quello
che sono. La nonna è un personaggio che ci è piaciuto molto: non è una vecchia
signora, ma una donna sprint e molto moderna. Anche le streghe non sono quelle
classiche delle storie ma personaggi molto particolari.
La conclusione è
toccante: al bambino non dispiace che la sua vita da topo sarà breve, quello
che per lui conta è poter trascorrere il resto dei suoi giorni insieme alla
nonna.
I bambini della
classe 5 A
La storia ci è
piaciuta tanto, perché ha una trama ricca e affascinante. È un libro divertentissimo
ma che invita i bambini anche a riflettere su molti messaggi dell’autore.
Il protagonista
perde i genitori quando è ancora piccolo e ha un grande coraggio
nell’affrontare la morte. Poi, una volta che le streghe lo trasformano in topo,
si trova a vivere mille peripezie incredibili e si ingegna per trovare il modo
di riuscire in quello che fa: questo ci insegna che è possibile superare
le prove della vita, anche le più difficili.
La nonna è un
personaggio molto speciale: ama suo nipote per quello che è e ci fa riflettere
sul fatto che quello che conta non è l’aspetto che abbiamo ma come siamo
dentro, interiormente.
Un’altra cosa
che ci insegna la storia è che le streghe non sono non quelle che siamo
abituati a immaginare, che volano sulla scopa con il cappello a punta. Sono
persone qualunque, vestite in modo qualunque e con lavori qualunque: quello che
le rende terribili è che vogliono fare del male ai bambini e Roald Dahl ci
spiega che con l’amore possono essere sconfitte.
I bambini della
classe V B
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