venerdì 1 aprile 2016

Sorprese tra le pagine, sorprese tra i banchi


Ieri ho trascorso un’intera giornata alla scuola primaria Sante Tani, con gli atelier della Grande Fabbrica dei Libri nelle ultime tre classi di questo plesso: siamo, infatti, sempre più vicini alla chiusura del progetto e così, mentre io incontravo i bambini, la libraia Barbara andava di scuola in scuola e di classe in classe, consegnando le brochure della rassegna di eventi che chiuderanno questo lungo progetto.


In 5 B, dopo un momento iniziale di timidezza, i babberottoli mi hanno raccontato di aver amato il GGG soprattutto per il suo buffo modo di parlare e in effetti, nel testo che hanno riscritto per il loro libro fatto a mano, hanno usato molti dei termini del vocabolario del gigante. La classe ha sottolineato che la riflessione sul linguaggio stimolata da Dahl costituisce proprio uno dei punti di forza del romanzo, perché incoraggia chi ha difficoltà a scuola a impegnarsi a migliorare per raggiungere gli obiettivi desiderati.  Un altro messaggio individuato dalla classe è che “l’unione che fa la forza” e che i legami di amicizia e di fiducia, insieme ai sogni e alla speranza, possono trasformare le paure e le difficoltà in occasioni per costruire un mondo migliore.  Non a caso, il titolo scelto per il libro fatto a mano è L’amicizia e il coraggio salvano il mondo e in copertina appare un gigante che tiene, in una sola mano, il globo terrestre e la sua amica Sofia: la descrizione perfetta del ponte che Dahl sa creare tra magico e reale.


In 3 A, i bambini hanno lavorato su Matilde con la maestra di italiano, Barbara Peruzzi, e quella di inglese, matematica e scienze e immagine, Lucia Magiotti.

Il testo scritto dai bambini per il libro fatto a mano rivela un accurato lavoro sui personaggi, che sono tratteggiati in maniera dettagliata con una ricerca scrupolosa di aggettivi circostanziati. La descrizione di Matilde - presentata come una “bambina bella, forte, matematica, furba, studiosa, gentile, generosa, sensibile, agile, pensante, educata” - è già di per sé un piccolo capolavoro e riassume alla perfezione l’essenza e la storia della protagonista. Il libro contiene anche i luoghi delle vicende, l’elenco delle “strane regole di casa Dalverme” e fumetti incisivi che esprimono la qualità della relazione che intercorre tra i personaggi. Il testo, oltre a raccontare la storia, suggerisce al lettore alcuni irrinunciabili messaggi-chiave: “In tutte le cose più ci si esercita e più si diventa bravi!”, “Con la forza di volontà si compiono miracoli!”, “Quando ci si confida, ci si sente più leggeri”.

Ma c’è un’altra particolarità: il libro realizzato dai bambini si intitola A short story about Matilde e si presenta come un’edizione Bignami del romanzo, italiano-inglese.  Questa originale versione riesce, infatti, a condensare in forma chiara, lineare e sistematica tutti, ma proprio tutti, i contenuti dell’originale di Dahl: il libro dei bambini è in italiano, ma con la traduzione in inglese di una serie di parole chiave, inserite tra le pagine in armonioso dialogo con le illustrazioni.

Alle 12,30 i bambini e la maestra Barbara mi hanno portato alla mensa della scuola e dopo aver generosamente condiviso con me un pranzo allegro, è stata la volta dell’ultimo atelier, dedicato a James e la pesca gigante


La 2 C ha lavorato su Dahl con la maestra Rossella Menichetti: è una classe piccola, di solo 13 bambini, molto diversi tra loro, animati da grandi fuochi, da scintille dal ritmo potente che riempiono corpi, bocche, occhi e pensieri. Nel testo che hanno scritto, James diventa “il capitano” di un grande frutto che cambia nome secondo l’ambiente naturale che attraversa a causa dei diversi imprevisti: “nave pesca” quando rotola nell’oceano Atlantico e “pesca mongolfiera”, quando viene ingegnosamente legata al collo dei 502 gabbiani che la alzano in volo.


Quando sono arrivata a casa, ho voluto subito leggere i preziosi appunti che la maestra Barbara Peruzzi ha fotocopiato per me: sono i numerosi, strepitosi pensieri dei bambini della sua classe su questa esperienza di lettura collettiva di Matilde. Voglio condividere alcune delle stupefacenti reazioni che hanno avuto i bambini nell’aprire il libro appena comprato, quando la maestra ha proposto di toccare e annusare le pagine: “Se lo prendo tra le mani e chiudo gli occhi, è liscio come dei capelli e profuma”; “se lo sfoglio velocemente sento che fa un vento leggero e se lo annuso sento puzza di legno”; “è liscio come un banco, profuma come quercia ed è leggero come una piuma. Se lo passo fra le dita fa il rumore di un picchio”; “i fogli sono ruvidi, è come un cestino vuoto e profuma di corteccia”; “è come un ventaglio ed è molto leggero”; “il suo odore è come il profumo del mio babbo ed è liscio come il nasino piccolo della mia sorellina; “se sfoglio le pagine sento il vento e il fruscio di un serpente in un prato”; “è liscio come il pavimento e leggero come una piuma”; “toccandolo ad occhi chiusi sento che è ruvido come un albero e profumato come un fiore”.  


Mi piace tanto leggere ciò che scrivono i bambini, osservarli mentre disegnano, gustarmi quello che sono, entrare negli scenari prodotti dalla loro immaginazione ed entrare in contatto con loro, collegandomi il più possibile alle loro idee, ai loro pensieri, alle loro letture e, quando possibile, alle loro esperienze e storie di vita. 




Infine, cara, piccola, irrequietissima Z., grazie per la collana che mi hai regalato. La conserverò con amore e ogni volta che la guarderò, penserò a te e alle tracce che hai lasciato sulla superficie della tua tavola. Incontrare i bambini, conoscere te, significa espandere il mio modo di pensare e moltiplicare i miei punti di vista, cercando di dimenticare definizioni oggettive e provando a costruire relazioni di senso. Grazie!


Ilaria




Il GGG è un romanzo divertente, emozionante e avventuroso. La storia che abbiamo letto parla dell’amicizia tra una bambina e un gigante, che riescono a conoscersi perché la protagonista non si ferma all’apparenza e non si basa sul pregiudizio.

Il linguaggio di questo gigante, che parla in modo non corretto perché non è andato a scuola, fa ridere, ma ci fa anche capire il valore che ha saper leggere e scrivere. Il fatto che poi lui, aiutato dalla piccola Sofia, riesca ad imparare ad esprimersi fino a diventare uno scrittore, ci insegna che si può sempre migliorare e che è importante darsi degli obiettivi e provare a raggiungerli. Il libro stimola i bambini a sviluppare e conservare la capacità di sognare: sviluppando la fantasia, infatti, potranno essere più felici e, sognando in grande, potranno fare cose importanti per il futuro del mondo. 

I bambini della classe 5 B della scuola primaria Sante Tani




Matilde ci ha fatto provare tantissime emozioni e sensazioni: tristezza, rabbia, delusione, desiderio di vendetta, sorpresa, anche allegria. Ci ha ricordato che I bambini hanno bisogni e diritti e che devono essere trattati in modo giusto e con rispetto anche se sono piccolo. Roald Dahl con questo romanzo, ci vuol dire che la lettura aiuta a crescere, ad avere pensieri profondi ed esprimerli con le parole giuste e a sviluppare la nostra capacità di immaginazione. Leggendo Matilde abbiamo imparato che è importante essere altruisti, confidarsi con le persone di cui ci si fida e avere tanta forza di volontà, perché impegnandosi si può davvero ottenere tutto.

I bambini della classe 3 A della scuola primaria Sante Tani



James e la pesca gigante è un romanzo che contiene qualcosa di magico e che parla di amicizia e di avventura. Nel suo viaggio, che è un viaggio proprio verso la costruzione di amicizie, James riesce a raggiungere la sua destinazione grazie alla collaborazione di ognuno dei piccoli animali che sono con lui dentro la pesca: lo aiutano la luce della lucciola, i fili della signorina Ragno e del Baco, i denti del Millepiedi e il canto della Cavalletta. Grazie a loro James potrà diventare famoso per le sue imprese, scrivere un libro che parla delle sue avventure, trovare tanti amici e, insomma, cambiare vita. Non sarà più triste come era diventato per la morte dei genitori e i maltrattamenti delle due zie.

I bambini della classe 2 C della scuola primaria Sante Tani



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