mercoledì 30 marzo 2016

F come FURBO, IL SIGNOR VOLPE


Lettera dopo lettera vi stiamo raccontando una delle stanze della nostra mostra, quella dalla più forte connotazione biografica. Ieri abbiamo scritto dei legami affettivi di Roald Dahl, del ruolo dei padri nelle sue storie e veniamo quindi a raccontarvi la lettera F del nostro alfabetiere, F come FURBO, IL SIGNOR VOLPE. La storia è fra le più autobiografiche dell'autore: il signor Volpe è un perfetto pater familias tenace, pieno di risorse, che non si fa sconfiggere dalle avversità e difende ad ogni costo la sua famiglia. Nell'ideare la storia Dahl fu sicuramente ispirato dal tasso secolare del giardino di Gipsy House, ma sono molte altre le caratteristiche in comune fra Mr Fox e Roald, ad esempio la mentalità da bracconiere del signor Volpe(che ritorna anche nel padre di Danny il campione del mondo).


Nel 2009,  Wes Anderson ha realizzato un film d’animazione ispirato al libro, Fantastic Mr Fox, acquistando i diritti cinematografici dalla vedova di Dahl, Felicity “Liccy” Dahl, che descrive così descrive l’incontro con Wes “All’epoca Anderson era molto giovane e con lui mi sono incontrata soltanto tre anni più tardi a New York. Mi ha invitata a pranzo in un locale elegante e alla moda. Era lì seduto ad aspettarmi e, quando sono entrata, si è alzato. Mi è sembrato subito simile al Signor Fox, vestito magnificamente, immacolato. Durante il pranzo abbiamo chiacchierato molto e ho pensato che, sì, Wes era il ragazzo giusto per realizzare il film”.
Prima di iniziare a dedicarsi alla sceneggiatura, Anderson ha visitato Gipsy House, la dimora della famiglia Dahl a Great Missenden nel Buckinghamshire, in Inghilterra, dove il celebre autore lavorava in un capanno rustico in giardino. Ecco cosa ha detto a tal proposito “Sono andato a Gipsy House nel mese di marzo e tutto era zuppo di fango. Liccy mi ha dato un paio di stivali di gomma e un vecchio cappello da pescatore del marito e siamo andati in giro nella proprietà. Alla fine di un sentiero c’è un albero enorme che ho riconosciuto immediatamente, perché è decritto nel libro. Sotto un albero è stato dipinto un carrozzone di zingari, che avevo visto in alcune fotografie polverose. In cima a un viale c’è un masso semi-sepolto su cui è stata incisa la parola 'gipsy'. Liccy mi ha condotto nel capanno in cui il marito scriveva”, aggiunge Anderson. “Sul tavolo c’è parte di un osso del bacino, accanto alla prima protesi dell’anca di Dahl. C’è una palla di quattro chili e mezzo fatta con gli involucri di alluminio della cioccolata Cadbury raccolti nel corso degli anni. C’è una piccola valvola chirurgica inventata da Dahl, che ha salvato il figlio affetto da idrocefalo. Quella sera Liccy mi ha lasciato esaminare i manoscritti del marito. Ero solo con dozzine di bozze scritte a mano con schizzi a margine, e ho avuto davanti agli occhi una visione d’insieme del suo modo di lavorare. In quel momento ho sentito più forte che mai la sua presenza”.
“Dahl era un uomo molto interessante e poliedrico”, osserva Anderson. “Abbiamo trascorso un po’ di tempo a Gipsy House mentre scrivevamo e molti dettagli della sua vita hanno trovato posto nella storia e nel personaggio del Signor Fox. Probabilmente Dahl ha immaginato il personaggio come una versione animale di se stesso; perciò, pur senza parlarne apertamente, l’intuito ci ha portati a scrivere la vicenda basandoci su questo presupposto”.
“Penso che a Roald sarebbe piaciuto immaginarsi nei panni del fantastico Signor Fox”, medita Felicity Dahl. “Gli piaceva aiutare la gente, specialmente i più bisognosi, forse anche a causa dei numerosi gravi problemi di salute che avevano colpito la nostra famiglia. Roald odiava le ingiustizie. Credo che gli sarebbe piaciuto essere il Signor Fox e, in un certo senso, lo era”.
Vi lasciamo con questa osservazione di Felicity Dahl. “Penso che Roald avrebbe sostanzialmente approvato ciò che Wes e Noah hanno scritto per avere una storia adatta a un lungometraggio. Mi dispiace che Wes non abbia conosciuto Roald, perché credo che si sarebbero piaciuti molto. Ma forse è meglio così, dal momento che Wes lo ha conosciuto attraverso il libro e la sua passione per il libro”.
Il film, come si può intunire dalle parole di Wes Anderson, è frutto di un grande lavoro di studio e documentazione sull'autore, ed è curato in ogni minimo dettaglio. Riportiamo di seguito alcune immagini che documentano il making of del film (The Making of Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson con la presentazione di Michael Specter e le fotografie di  Ray Lewis).



Vi consigliamo, inoltre,  del libro scritto da Ilaria Feole, Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali (di cui abbiamo già parlato qui) che ci ha consentito di approfondire lo studio di Fantastic Mr Fox e di tutto il cinema di Anderson.

Elena, Anna, Barbara


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