lunedì 7 marzo 2016

Sogni in bottiglia


Quali sono i sogni degli adolescenti? I loro cuori e i loro occhi ne sono pieni:

Vorrei entrare nei tuoi occhi spenti
Cercare tra le stanze che non usi
Scoprire se i tuoi sogni sono assenti
O se da qualche parte li hai rinchiusi
Illuminarli un attimo soltanto
Per ricordarti dove li hai nascosti
Se non sapevi più di averli accanto
Se li credevi persi in altri posti
Vorrei vedere gli occhi tuoi sorpresi
E poi scappare via e lasciarli accesi.

Sabrina Giarratana, I sogni negli occhi

Quanto è importante sognare? Ogni sogno, ci dice Roald Dahl è “pallido, tenue e luminoso, di grande bellezza”. Dare valore ai sogni significa entrare in contatto con il proprio mondo interiore, con i propri desideri, con le attese, le speranze.
Dahl ha creduto profondamente nell’importanza dei sogni. Attraverso le sue storie, proponendo esempi positivi cui ispirarsi, ha incoraggiato bambini e ragazzi ad emanciparsi, a costruirsi un futuro con le proprie forze: scrivendo, dunque, ha scelto di soffiare sogni felici nelle menti dei più piccoli.
Il GGG, protagonista di uno dei suoi romanzi, è emblema di questa idea. Con le sue orecchie meravigliose, il gigante può udire la “particolare musica ronzinante” dei sogni e ogni mattino se ne va in giro con il suo retino per raccoglierli. Poi li porta nella sua grotta, li etichetta e li colleziona. Di notte, li regala ai bambini soffiandoli nelle loro camere con la sua tromba. Oggi ho raccontato questa storia alle ragazze di Casa Thevenin, che la hanno ascoltata affascinate, facendosi un sacco di risate mentre cercavo di parlare la fantelastica lingua del GGG.
Poi abbiamo immaginato di essere in mezzo al mare e di avere una bottiglia in cui chiudere un sogno da affidare alle onde: un sogno in grado di incarnare la propria sostanza, di descrivere la propria natura più vera, di far capire chi si è e chi si vorrebbe diventare a chiunque lo raccolga.
Abbiamo chiuso in bottiglia visioni in grado di lasciare nell’universo infinito un ricordo di noi, un saluto. Possono essere poesie o semplici frasi; possono descrivere una fantasia sfumata e sfuggente o un desiderio definito e determinato. Ciò che conta è che siano frammenti da salvare, cuore della propria essenza, da affidare a un viaggio senza tempo.
Adesso i sogni sono in viaggio, vivi, con il loro respiro delicato. Dove arriveranno? Noi contiamo che possano sopravvivere e realizzarsi. Del resto, spiega il GGG a Sofia, “un sogno non ha bisogno di niente […], se è un buon sogno aspetterà pazientemente che lo si liberi perché possa fare il suo lavoro. Se è un sogno cattivo, farà di tutto per cercare di scappare”.

Ilaria

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