Quali
sono i sogni degli adolescenti? I loro cuori e i loro occhi ne sono pieni:
Vorrei
entrare nei tuoi occhi spenti
Cercare
tra le stanze che non usi
Scoprire
se i tuoi sogni sono assenti
O
se da qualche parte li hai rinchiusi
Illuminarli
un attimo soltanto
Per
ricordarti dove li hai nascosti
Se
non sapevi più di averli accanto
Se
li credevi persi in altri posti
Vorrei
vedere gli occhi tuoi sorpresi
E
poi scappare via e lasciarli accesi.
Sabrina
Giarratana, I sogni negli occhi
Quanto
è importante sognare? Ogni sogno, ci dice Roald Dahl è “pallido, tenue e
luminoso, di grande bellezza”. Dare valore ai sogni significa entrare in
contatto con il proprio mondo interiore, con i propri desideri, con le attese,
le speranze.
Dahl
ha creduto profondamente nell’importanza dei sogni. Attraverso le sue storie,
proponendo esempi positivi cui ispirarsi, ha incoraggiato bambini e ragazzi ad
emanciparsi, a costruirsi un futuro con le proprie forze: scrivendo, dunque, ha
scelto di soffiare sogni felici nelle menti dei più piccoli.
Il
GGG, protagonista di uno dei suoi romanzi, è emblema di questa idea. Con le sue
orecchie meravigliose, il gigante può udire la “particolare musica ronzinante”
dei sogni e ogni mattino se ne va in giro con il suo retino per raccoglierli.
Poi li porta nella sua grotta, li etichetta e li colleziona. Di notte, li
regala ai bambini soffiandoli nelle loro camere con la sua tromba. Oggi ho
raccontato questa storia alle ragazze di Casa Thevenin, che la hanno ascoltata
affascinate, facendosi un sacco di risate mentre cercavo di parlare la
fantelastica lingua del GGG.
Poi
abbiamo immaginato di essere in mezzo al mare e di avere una bottiglia in cui
chiudere un sogno da affidare alle onde: un sogno in grado di incarnare la
propria sostanza, di descrivere la propria natura più vera, di far capire chi
si è e chi si vorrebbe diventare a chiunque lo raccolga.
Abbiamo
chiuso in bottiglia visioni in grado di lasciare nell’universo infinito un
ricordo di noi, un saluto. Possono essere poesie o semplici frasi; possono
descrivere una fantasia sfumata e sfuggente o un desiderio definito e
determinato. Ciò che conta è che siano frammenti da salvare, cuore della
propria essenza, da affidare a un viaggio senza tempo.
Adesso
i sogni sono in viaggio, vivi, con il loro respiro delicato. Dove arriveranno?
Noi contiamo che possano sopravvivere e realizzarsi. Del resto, spiega il GGG a
Sofia, “un sogno non ha bisogno di niente […], se è un buon sogno aspetterà
pazientemente che lo si liberi perché possa fare il suo lavoro. Se è un sogno
cattivo, farà di tutto per cercare di scappare”.
Ilaria
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