Alla scuola Masaccio, stamani mi
aspettavano i bambini della classe 3B insieme alla maestra Donatella Zoi: alla
parete un gigantesco cartellone, pieno di parole chiave colorate che hanno
scelto e conservato leggendo Matilde e che saranno utilizzate anche dopo
l’atelier di questa mattina, per continuare ad analizzare il romanzo e i suoi
temi.
Matilde è un romanzo avventuroso,
misterioso ed emozionante: mentre lo leggi non solo ti diverti, ma pensi che
vuoi sapere come andrà a finire. La protagnista è una bambina speciale,
fantastica, molto particolare: ma il fatto che sin da quando aveva quattro anni
abbia imparato a leggere, scrivere e contare, dimostra ai bambini che,
impegnandosi, tutto è possibile.
Il finale è meraviglioso, perché Matilde
riesce a conquistare la libertà e ad avere la vita che vuole, con l’amore che
potrà darle la signorina Dolcemiele e che non le davano, invece, i suoi
genitori. I signori Dalverme non si occupavano di lei e non si rendevano
neanche conto di quanto fosse speciale. Anzi, le dicevano che studiare è
inutile. Invece, se non impari a leggere, da grande non potrai fare nulla,
neanche lavorare e la tua vita sarà tristissima.
I bambini della classe 3B della scuola
primaria “Masaccio”
Subito dopo ho incontrato i bambini della
4B e la loro maestra, Silvia Bizzarri. Il
GGG secondo loro è un libro che fa
sentire dentro qualcosa che non sai spiegare. In realtà le parole per esprimere quell’emozione le hanno trovate e sono state, oltre che appropriate,
piene di profondità e di delicatezza.
Innanzitutto Dahl ha avuto un’idea
originale. Verrebbe da pensare, istintivamente, che i giganti sono tutti
cattivi, mentre il GGG è un buono tra i cattivi e ha scelto uno stile di vita
che ci piace. È gentile, si fida delle persone e mangia verdure per non
nutrirsi di bambini come fanno gli altri giganti. Con questa storia l’autore ci
dice che non bisogna giudicare le persone dall’aspetto, ma da quello che hanno
dentro, dai loro sentimenti e dal loro modo di comportarsi. Del resto, come si
dice, non bisogna giudicare un libro dalla copertina.
La trama è avvincente e avventurosa, piena
di descrizioni che ti fanno credere di essere lì, e ti lasciano con il fiato
sospeso. Il finale, poi è sorprendente: con l’aiuto di Sofia il GGG ha imparato
a leggere e scrivere ed è addirittura diventato uno scrittore! Questo
incoraggia i bambini che a scuola trovano più difficoltà e significa che tutti
possono migliorare e imparare.
I bambini della classe 4A della scuola primaria Masaccio
Una bambina, in questa classe, mi ha detto: "Sarebbe bello che esistesse un GGG e che
come un angelo venisse a soffiare sogni belli nelle nostre stanze…"
"Ma Roald Dahl – ho chiesto io – non ha fatto
questo? Non ha soffiato dei sogni scrivendo le pagine di questo romanzo? Non ha vi ha regalato mondi meravigliosi da far vivere nei vostri pensieri, con la vostra
immaginazione?"
Ci ha pensato un po': "Sì. E’ vero. Leggendo si aprono le porte
dell’immaginazione, è come se ti spuntassero le ali e ti senti libera".
Ilaria
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